Come è fatto l’apparato Ilizarov?

Come è fatto l’apparato Ilizarov? Oggi ti racconto come è fatto l’apparato Ilizarov in tutte le sue parti, in modo tale che tu possa prepararti al meglio. Innanzitutto vediamo qualche modo diverso di chiamare l’Ilizarov:

  • Fissatore esterno
  • Fissatore Ilizarov
  • Gabbia per l’ allungamento
  • Strumento di distrazione osteogenetica
  • Apparecchio di Ilizarov
  • Ily per gli amici

o più semplicemente Ilizarov, in ricordo del suo papà Gavril Ilizarov. Se vuoi sapere come è fatto l’Ilizarov quindi, sei nel posto giusto.

Ti svelerò il nome di tutte le parti principali che lo compongono e le loro funzioni. L’ho messo sei volte, ne so qualcosa!

👀PRIMA VOLTA QUI?

LA MIA STORIA

Cos’è l’apparato Ilizarov

Innanzitutto credo tu sappia già cos’è l’Ilizarov, ma facciamo un ripassino. L’apparato Ilizarov può essere paragonato ad un esoscheletro.

Fornisce supporto e protezione all’arto (superiore od inferiore) e il suo scopo principale è di allungare o correggere la forma delle ossa.

Di quali elementi è fatto un Ilizarov?

L’apparato Ilizarov è formato da tante parti e tutte in acciaio inossidabile che garantiscono resistenza e biocompatibilità. Se però sei un soggetto allergico, può venirti la domanda posso mettere l’apparato di Ilizarov se ho un’ allergia ai metalli?

Assolutamente si: esiste la possibilità di installare l’apparato Ilizarov in titanio.

La fissazione esterna rappresenta da più di sessanta anni, un’eccellenza in campo ortopedico, grazie alla sua efficacia e versatilità. Adesso però entriamo nel dettaglio.

Come è fatto un apparato Ilizarov

Ma tu vuoi sapere come è fatto un apparato Ilizarov e io sono qui per spiegartelo.

Foto di una gamba con Ilizarov dove sono destritte tutte le parti che compongono il fissatore esterno Ilizarov

Anelli o cerchi

L’elemento principale del fissatore Ilizarov, sono gli anelli di acciaio inossidabile fissati all’osso tramite fili metallici. L’apparato Ilizarov è costituito da semi-anelli di vario diametro (13-18 cm)  assemblabili in modo tale che si possano adattare alle forme e dimensioni corporee.

I semianelli hanno numerosi fori per il fissaggio dei fili, che vedremo subito dopo questi ultimi. Il numero di anelli varia a seconda della tipologia e della lunghezza dell’arto, nonché della complessità della deformità da correggere.

Ogni anello è composto da 4 semianelli collegati tra loro da una placchetta che tensiona i fili (tensionamento dei fili).

Fili metallici

I fili metallici dell’apparato Ilizarov passano attraverso l’osso e collegano gli anelli. Sono sottoposti a tensione variabile e possono essere di diverse dimensioni e resistenze a seconda della necessità.

I fili di grosso diametro offrono un ancoraggio maggiore all’osso. La scelta del tipo di filo di un apparato Ilizarov dipende da diversi fattori:

  • Tipo di osso e di intervento chirurgico;
  • Dimensioni e forma dell’osso;
  • Complessità della deformità da correggere;
  • Preferenze del chirurgo.

Vediamo le caratteristiche del filo metallico, più da vicino.

Materiale

Di cosa sono fatti i i fili metallici?

  • Fili di acciaio inossidabile: sono i più utilizzati, offrono resistenza e biocompatibilità;
  • Fili di titanio: sono più leggeri e resistenti alla corrosione, ma più costosi;
  • Fili di nitinol: sono una lega di nichel e titanio con proprietà di memoria di forma, utili per la correzione di deformità ossee complesse.

Diametro

Quanto sono grandi i fili metallici di un apparato Ilizarov? Dipende, ecco perché:

  • Fili di piccolo diametro (0,8-1,2 mm):utilizzati per ossa di piccole dimensioni o per interventi di minor complessità;
  • Fili di medio diametro (1,2-1,6 mm): utilizzati per la maggior parte degli interventi;
  • Fili di grosso diametro (1,6-2,0 mm): per ossa di grandi dimensioni o per interventi di maggiore complessità.

Punta

Che forma ha la punta di un filo metallico di un apparato Ilizarov?

  • Punta a baionetta: offre una maggiore stabilità e resistenza alla trazione, indicata per l’osso corticale (diametro maggiore);
  • Punta a tre quarti: offre una migliore penetrazione nell’osso spongioso, indicata per l’osso metafisario (diametro minore).

Ora ti presento un altro elemento fondamentale di un apparato Ilizarov.

Aste 

In un apparato Ilizarov ci sono diversi tipi di aste:

  • aste con scanalatura;
  • aste filettate telescopiche

Le aste sono elementi fondamentali dell’ Ilizarov. Mi permettono di aumentare gradualmente la distanza tra gli anelli, favorendo la distrazione osteogenetica (allungamento) e la rigenerazione ossea.

Le barre metalliche collegano gli anelli del fissatore esterno tra loro, formando una struttura rigida. Esse possono essere di diverse lunghezze e angolazioni per adattarsi alla forma dell’arto.

Le aste garantiscono la rigidità necessaria per la distrazione osteogenetica.

Snodi o giunti

Gli snodi o giunti permettono il movimento angolare tra gli anelli o tra anelli ed aste. Servono a mantenere quindi la mobilità articolare controllata durante il trattamento.

I giunti possono essere di tipo semplice o complesso, a seconda della necessità di movimento.

In maniera particolare potrebbero trovarsi all’altezza dell’articolazione del ginocchio per permettere che essa abbia la corretta mobilità onde evitare spiacevoli conseguenze come quella del ginocchio rigido.

Viti e dadi

Viti e dadi sono utilizzati per fissare i vari componenti dell’Ilizarov e per regolarne la posizione. In particolare il dado ed il controdado sono i protagonisti assoluti della correzione con la metodica di Ilizarov.

Sapere come si allunga l’osso con Ilizarov è utile prima di sottoporti all’intervento, per poter capire meglio la dinamica che ti porterà a risultati eccellenti.

Tappini

I tappini di un apparato Ilizarov o arresti, sono delle rondelle di gomma che troverai in corrispondenza di ogni filo o fiches e che servono per tenere la garzina adesa alla pelle, per ragioni di igiene.

Abbassare i tappini, sarà l’ultima cosa che farai quanto farai la medicazione dell’apparato.

Altri elementi che compongono un apparato Ilizarov

Ci sono altri elementi che compongono l’Ilizarov, sui quali non mi sono soffermata e che ti elenco, nel caso tu voglia approfondire:

  • fili olivari che permettono lo spostamento di frammenti ossei;
  • bussole per fissare anelli o fiches ed altre componenti;
  • archi che permettono l’ancoraggio di fiches con un morsetto;
  • rondelle semplici e con scanalatura che fissano i fili non coplanari con l’anello;
  • placche di connessione;
  • rondelle coniche, per fissare le aste filettate in maniera non perpendicolare agli anelli;
  • bandierine a 2 e più fori che servono a  fissare fili non coplanari agli anelli;
  • morsetti.

Sembra molto complesso e in effetti è come sembra, ma credimi, tutte queste informazioni non devono spaventarti, ma solo renderti maggiormente consapevole.

Riflessioni

Lo so che può far paura e sono anche consapevole che averlo addosso non è una sensazione particolarmente simpatica. Starai in sua compagnia qualche mese e quindi, è meglio andare d’accordo non credi?

A volte lo odierai e avrai la tentazione di prendere delle pinze e farlo saltare per aria, ma ti prego, non lo fare.

La notte è la parte più delicata quando ci si sottopone a trattamento con metodica di Ilizarov, ma il tuo dottore saprà suggerirti gli analgesici giusti per farti affrontare il dolore.

So che ci sono tanti gruppi su facebook nei quali si parla di lui e che potranno aiutarti a sentirti meno solo o sola.

Chissà … magari quando tutto finirà, vorrai conservare qualche piccolo frammento di me, perché infondo … seppur lo avrai odiato, ti avrò aiutato.

👉Se questo articolo è stato di tuo interesse e vuoi approfondire

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